Una luce nella foresta by Paul Torday

autore:Paul Torday [Torday, Paul]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Narrativa
ISBN: 9788861927834
editore: Elliot
pubblicato: 2014-12-22T23:00:00+00:00

25

Willie Craig ha provato a chiamare Mary Constantine, ma non gli risponde mai nessuno. È stato a casa sua, ma nessuno apre.

E allora prova a passare a casa Gilby. Sul monitor del computer lascia un post-it con scritto “Fuori per intervista”. Dovrebbe bastare, per coprirgli le spalle se il direttore decidesse di vederlo. O forse no. Willie sa che il suo capo sta perdendo la pazienza. Sa che basta una sola goccia perché il vaso trabocchi e gli saltino i nervi. Ma esce lo stesso.

Quando arriva dai Gilby, non trova l’Audi A4 sul vialetto. Né altre auto davanti a casa. Parcheggia e va a suonare alla porta. Che scampanellata: una cascata allegra di note argentine. Nessuno risponde. Ci riprova. Silenzio. Si volta quando sente un rumore alle sue spalle. C’è una donna di fronte al cancello di casa, a braccia nude e conserte. Chiede: «Che cosa vuoi?».

«Sa se i Gilby sono in casa?».

«È in ospedale, la Gilby».

«E suo marito?».

«Sarà con lei. O alla polizia. Cosa vuoi?».

Willie sorride cortese.

«Sono un giornalista. Non è la prima volta che vengo».

«Be’, i Gilby non ci sono».

La donna – probabilmente la vicina di casa – segue Willie con uno sguardo poco amichevole e le braccia al petto, finché lui non sale in auto e se ne va. In fondo alla via, fuori portata, si ferma, e rifà a piedi il giro intorno alle case. Le villette a schiera confinano con un campo di grano giovane. Lui scavalca la recinzione e procede lungo la striscia di terra non arata. Spera che nessuno l’abbia visto. All’altezza di casa Gilby, la penultima, scavalca la staccionata ed entra in giardino. Prova a vedere se la porta di servizio è aperta. No. Cerca quella che sembra la cucina. Una finestra è rimasta aperta, c’è il fermo ma lui ci infila il braccio, lo sgancia e la spalanca. Si siede sul davanzale, tira su le gambe e si butta dall’altra parte. È dentro. La famiglia Gilby è stata meno scrupolosa del solito, quando si è trattato di chiudere casa.

Willie si leva le scarpe e passa per la cucina, il salotto dove ha parlato con il signor Gilby, il corridoio. In cima alle scale lo aspetta una fila di porte bianche chiuse. Su una è appiccicato un elefantino di cartone. La apre e, ovviamente, si ritrova nella stanza di Karen. Pulita e ordinata come l’altra che ha visto, anche se forse Karen non deve rifarsi il letto da sola come Becky Thomas. Doveva.

Cosa c’è nella stanza? Peluche e qualche quaderno, sembrerebbero quelli dei compiti. Fissata al muro, una mensola singola piena di libri per bambini retti da un grosso gufo di porcellana. Sul comodino, sotto una lampada, c’è una copia de Il leone, la strega e l’armadio. Willie lo apre. C’è il timbro di una biblioteca. Il prestito scade tra una settimana. La biblioteca si chiama “Bookwise”. Bel nome per una biblioteca, pensa Willie, e mette giù il libro4. Controlla gli altri. Ci sono libri sui pony, una serie di titoli di Eva Ibbotson, libri illustrati.

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